Noi siamo!
… donne in viaggio che un giorno si sono sedute in cerchio per condividere il sentiero della Quercia Madre.
Dopo esserci inoltrate in fitti boschi, aver raggiunto la vetta di alte montagne attraverso ripidi sentieri, lasciando scorrere con il torrente cristallino, fino a valle, il fluire della nostra stessa vita, siamo giunte nuovamente al Mare, fine e origine di ogni cosa, il luogo dove ancora una volta ci è stata data l’opportunità di tuffarci nell’abbraccio di Iemanjà, la Madre, e con Lei di scendere verso gli abissi, le profondità di noi stesse, per andare oltre un nuovo confine verso quell’ignoto che tante volte ci spaventa e che pure custodisce la più preziosa delle perle.
Iemanjà è la Grande Dea del Mare, domina su tutte le acque salate, quelle che ricoprono la superfice della Terra come quelle che sgorgano dalle sue profondità. In quanto Madre di tutti gli orixà, e cioè di tutte le qualità dell’essere vivente, è Madre dell’intera umanità. E’ patrona della fertilità e dell’abbondanza di vita. Raffigurata come una sirena o come una donna vestita in perle e abiti blu, rappresenta l’abbondanza per eccellenza – oceanica come il mare – sincreticamente rappresentata da Maria, la Madre di Dio.
Lei è la Generosa! Colei che dona a piene mani tutto ciò che le si chiede. Colei che sa ascoltare ogni preghiera. Il suo grembo è datore di vita, ma anche il luogo di riposo eterno. Regina di tutto ciò che vive sotto il mare, è la regina di coloro che si impegnano nella padronanza delle profondità, nel dominio sulle emozioni. La sua compassione è la potente forza di guarigione capace di sottrarre da ogni difficoltà coloro che sanno affidarsi in piena fiducia all’azione della sua cura. Consapevoli di questo abbiamo reso il nostro stare insieme, al suo cospetto, una Celebrazione della Vita, dove riconoscere attraverso il nostro essere Preghiera, la Medicina.
Iemanjà, rappresenta l’insieme di quelle qualità, che è possibile scoprire e padroneggiare, anche grazie all’aiuto offerto dalla metodologia della Biotransenergetica, qualità che ci consentono di entrare in contatto con il prezioso tesoro nascosto nelle profondità dell’essere, alla scoperta e riscoperta delle perle generate dalle molteplici ferite incontrate nella vita. Grazie alle emozioni è possibile ricordare, allo stesso tempo procedere nel viaggio che conduce oltre le ferite, verso la comprensione piena delle qualità (le perle) e dell’Intento che un giorno ci hanno spinte ad incarnarci in questa realtà, pur di renderle manifeste nella loro straordinaria bellezza.
La Celebrazione dell’Offerta
Celebrare un rito di offerta al divino, ha il valore di metterci in contatto profondo con la responsabilità di ciò che chiediamo a Dio, al Campo, a Iemanjà, alla Vita o alla Vergine Maria. Nell’offerta alla Dea del Mare, secondo un antico rituale della cultura afrobrasiliana, abbiamo espresso la nostra richiesta, rinnovando in tal modo l’Intento che ci muove.
Sentire la sua presenza che si espande dentro e fuori di sè… fino a scorgere tra le limpide acque del mare i contorni del suo antico volto… inonda il cuore di Commozione. Odoyé!
Noi siamo!
Donne speciali…
Donne che osano…
Donne che si mettono in viaggio…
Donne che si alzano…
Donne che restano…
Donne che vanno fino in fondo…
Donne che si arrendono alla Vita…
Donne che ridono…
Donne che piangono…
Donne che si arrabbiano…
Donne che tracciano il confine….
Donne che sanno chiedere…
Donne che hanno paura…
Donne che fanno ordine e spazio all’essenziale….
Donne che cercano casa…
Donne che imparano…
Donne che onorano il sacro…
Donne che accettano la responsabilità…
Donne che vanno oltre il confine…
Donne sagge…
Donne potenti …come il Mare.
Un profondo senso di gratitudine ci accompagna, anche per l’ospitalità ricevuta lungo il cammino dalla Fattoria Monte Carmel di Teviggio a Varese Ligure.
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