Overview
Ogni albero abbattuto in città contribuisce alla desertificazione del Cuore dei suoi cittadini.
L'abbattimento degli alberi di Piazza Frattini a Milano (dicono per favorire i lavori della metropolitana M4) ha causato in me e in molti altri abitanti del quartiere un vero e proprio shok!
La sensazione di assistere ad un massacro silenzioso, incurante dell'anzianità degli alberi abbattuti, della storia del quartiere, del valore inestimabile dei molti alberi della piazza, ci ha gettati in uno stato di grande sconforto, portando alcuni di noi fino alle lacrime.
In questo contesto, Cinzia ha ripescato un bellissimo video dove Tiziano Terzani delicatamente sostiene: "Se proprio dobbiamo tagliarlo chiediamogli scusa."
C'è chi sta affiggendo cartelli nel quartiere, chi si è arrampicato su uno degli alberi dello spartitraffico di Via Lorenteggio, come Mattia Calise che ha dato inizio ad una battaglia civica che ha preso il nome di #573alberi.
Infine noi di ArteiKos, che abbiamo deciso di fare esattamente come suggerito da Tiziano Terzani.
La vita è sicuramente un gioco - bello per chi ha voglia di giocare - ecco perché per noi anche la protesta non avrebbe potuto essere vissuta se non in forma di Gioco, che oggi ci spinge ad andare in giro a dare agli alberi degli occhi e un bocca a forma di cuore così da sottolineare anche meglio l'amicizia che ci hanno sempre donato gratuitamente.
Se vuoi partecipare anche Tu al gioco di: Occhio agli Alberi, semplicemente contattaci. L'idea è di dare occhi e bocca a tutti gli alberi in questo momento a rischio, in particolare quelli storici, per puro rispetto e amore del mondo vegetale, al quale in questo modo vogliamo prima di ogni altra cosa chiedere "Scusa".
Oggi 24 marzo 2015, gli alberi che vedono e parlano lungo Via Lorenteggio sono già in 7.Forse questo non sarà sufficiente a fermare la motosega contro di loro, ma chissà che non ci si possa riuscire con un coro maggiore, supprotato dall'appello rivolto alla Madonna della chiesina di San Protaso al Lorenteggio, a cui si arriva camminando lungo il sentierino costeggiato proprio dalle centinaia di platani che vorrebbero abbattere.